mercoledì 19 settembre 2012

Indice Ciclico Planetario

Mon cadeau à André Barbault

My gift to André Barbault

Mi regalo para André Barbault

Meu presente para André Barbault

Darul meu pentru André Barbault

Мой подарок Андре Barbault

Il mio regalo a André Barbault
































18 commenti:

Anonimo ha detto...

Un bel regalo... vale più di 1000 salamelecchi ipocriti

editor@vendredi-13.com ha detto...

Hello Astromauh

do you think these graphes could explain something?

editor@vendredi-13.com ha detto...

Astromauh

editing proposition

Do you already think that a selection of your interesting subjects, from your site, in italian, could be edited in a pdf ebook, and you could be author?

Think about this idea and we could talk together

Giulia ha detto...

Fermo restando che questi grafici sono chiari e leggibili da tutti, e la maggior parte degli addetti ai lavori sa da cosa scaturiscono, mi lascia perplessa il fatto che questi indici possano essere applcati a tutto il globo terrestre.
E’ mai possibile che con un indice ciclico alto tutti popoli e i paesi della terra stiano vivendo un periodo di crescita e prosperità e quando l’indica cade in picchiata tutti siano egulmente coinvolti in periodi drammatici e di catastrofe?
Appena ieri, mentre l’Europa e gli Usa hanno iniziato a vivere una delle più grosse crisi economiche, paesi come l’India, la Cina ed il Brasile hanno avuto una crescita esponenziale.
Ma allora, davvero l’indice ciclico planetario vale per tutti?

Astromauh ha detto...

Il motivo per cui ho messo sul blog tutti questi grafici è perché non li ho mai visti da nessuna parte, fatta eccezione per quello del secolo appena passato e per quello di questo secolo.

Sicuramente un solo secolo non è sufficiente per capire se l'ICP indica effettivamente qualcosa.

Invece mi pare che sono in molti gli astrologi che si sono accontentati di un unico grafico.

Non so se questi grafici indicano qualcosa, forse potrebbe scoprirlo uno storico.

Nel secolo scorso ci sono due minimi in corrispondenza delle due guerre mondiali, ma poi c'è un terzo minimo, con un valore ancora più basso, in cui non ci sono state guerre cosi' importanti come le precedenti.

Ma perché formulare un giudizio con cosi' pochi dati?

Venti secoli di storia, credo che contengano informazioni sufficienti per stabilire se c'è effettivamente una correlazione tra questo indice e gli eventi storici.

Si tratta di una verifica che non conto di fare personalmente, perché non so praticamente nulla di storia, ma che potrebbe essere fatta da qualcuno interessato alla materia.

Più che esprimere la mia opinione, preferirei ascoltare le opinioni degli altri, magari di qualche professore di storia.

Astromauh ha detto...

Giulia le tue osservazioni sono molto sensate. L'indice per sua natura si riferisce all'intera Terra, perché le distanze tra i pianeti sono un dato globale.

Questo sicuramente indica una "debolezza" di questo sistema previsionale, perché come fai notare tu, qui c'è il sole, ma magari altrove piove.

Però nonostante questo l'indice potrebbe ancora avere una sua validità.
E' possibile che nei periodi "buoni" le cose siano andate bene tanto in europa che in Cina, mentre nei periodi "cattivi", gli eventi siano stati difficili tanto in Europa che altrove.

La mia è una semplice ipotesi.

Anonimo ha detto...

Cerchiamo di fare un ragionamento logico. L'Indice ciclico planetario è di Barbault. Allora vediamo come lo usa. Lo usa in abbinamento ai cicli planetari. Allora se da una parte piove e dall'altra c'è il sole, ce lo diranni i singoli cicli palnetari. O no?

Astromauh ha detto...

Secondo l'ICP ciascun pianeta ha lo stesso peso, non importa se si tratti della coppia Nettuno-Plutone o della coppia Giove-Saturno.
L'unica cosa che conti sono le distanze reciproche dei pianeti lenti da Giove a Plutone.

Secondo me, non è affatto detto che sia cosi', e credo che si potrebbero ideare degli ICP diversi da quello adottato da Barbault. Si tratterebe di attribuire a ciascun pianeta il suo "peso specifico".

Ad esempio Giove e Saturno potrebbero contare di più di Urano, Nettuno e Plutone. Se questa ipotesi fosse vera, moltiplicando le distanze planetarie che coinvolgono Giove e quelle che coinvolgono Saturno, per dei coefficienti da stabilire, si potrebbe creare un nuovo indice che rispecchi maggiormente gli eventi storici.

Dimenticando per un attimo i pianeti ed i loro cicli, pensate che sia possibile costruire un grafico che rappresenti il grado di "benessere globale" dell'umanità nei vari periodi storici?

E' possibile trasformare degli eventi come le crociate, o la sconfitta di Napoleone a Waterloo, in un numero?

Secondo me, si e no.

Sicuramente non si può pretendere che il valore di un indice racchiuda in se stesso la complessità degli eventi che si sono verificati in un certo periodo.

Però d'altra è possibile che un indice almeno in modo approssimativo possa dare qualche indicazione in linea di massima, sulla "aria che tirava" in un certo periodo storico.

Il problema fondamentale è chi dovrebbe assegnare ai vari anni un punteggio e usando quali criteri.

I problemi sono dello stesso tipo di quelli di Astral-Detector.

Secondo Discepolo i grafici di Astral-Detector danno delle indicazioni che coinvolgono un certo partito politico.

Ma come si fa a controllare se Astral-Detector dice il vero?

Bisognerebbe che un esperto di politica, crei un indice che rispecchi le evoluzioni nel tempo di questo partito.

Questa mi sembra una cosa piuttosto difficile da fare, perché bisognerebbe farla trovando dei criteri oggettivi su cui basarsi.

Nel caso di un partito politico, si potrebbero forse contare il numero degli iscritti al partito, oppure fare riferimento ai sondaggi di opinione, al gradimento delle persone per questo partito ecc..

Astromauh ha detto...


Tutte queste valutazioni sono molto difficili da fare, perché è molto difficile rimanere obiettivi.

Certamente non chiederei di fare una operazione del genere a Discepolo, che ha dato prova di non essere assolutamente obiettivo.

Si tratterebbe di creare un indice, prima di prendere in considerazione i pianeti, e solo in un secondo momento andare a verificare se c'è corrispondenza con l'ICP adottato da Barbault, o magari con un ICP modificato.

Se non è possibile creare un indice storico, allora non ha senso parlare di ICP, perché non si potrà mai stabilire se esso indica qualcosa oppure no.

Io credo che un team di storici, potrebbero creare un indice storico, almeno approssimativo adottando dei criteri oggettivi, numero delle guerre e dei morti, diffusione delle epidemie, scoperte di nuove invenzioni, reddito pro-capite ecc.ecc..

Però non mi risulta che qualcuno abbia mai fatto un lavoro del genere, per cui rimaniamo fermi al punto di partenza, e non sappiamo se l'ICP di Barbault abbia una qualche utilità oppure no.

Io non so nemmeno se Barbault abbia provato a confrontare l'ICP con gli eventi dei secoli precedenti.

L'ha fatto, ha scritto qualcosa in proposito?

So solo che ho sentito parlare fino alla noia dell'ICP riferito al XX secolo, ma tutti i secoli precedenti non li prendiamo in considerazione?

Non si possono lasciare le cose sospese in eterno, l'ICP o funziona o non funziona.

Qualcuno dovrebbe prendersi la responsabilità di dimostrare perché funziona, oppure di dimostrare perché non funziona.

Basandosi sui 20 secoli di storia precedenti.

Non so chi voglia fare un lavoro del genere, ma penso che qualcuno dovrebbe farlo.

Io non posso farlo, sono troppo ignorante sulla storia, al massimo potrei occuparmi della creazione di indici alternativi allo ICP classico, per vedere se qualcuno di questi indici alternativi, collima meglio con un "ICP storico", ma l'ICP storico dovrebbe crearlo qualcuno che sia un profondo conoscitore della storia.

Astromauh ha detto...

Io trovo sbagliato l'approccio generale degli astrologi riguardo allo ICP che è più o meno simile a quello che gli astrologi hanno avuto con le statistiche di Discepolo.

Discepolo nel 1990 ha scritto un libro in cui sosteneva di aver trovato una legge di ereditarietà astrale.

Gli astrologi, anche se no tutti, hanno preso per buono questi risultati, per cui la statistica di Discepolo è diventato una specie di trofeo di guerra da esibire ai nemici dell'astrologia.

Nessun astrologo si è preoccupato di controllare le statistiche di Discepolo per verificare le sue conclusioni erano corrette.

I simpatizzanti di Discepolo le hanno accettate, mentre i suoi detrattori le hanno rifiutate.

Ma tanto i simpatizzanti di Discepolo, quanto i suoi detrattori, non si sono preoccupati di verificare se le conclusioni di Discepolo erano corrette oppure no.

Non mi piace questo modo di fare astrologia.

Nel caso della statistica di Discepolo, una volta che mi sono procurato i dati di Gauquelin, mi è stato facile dimostrare che la legge di ereditarietà astrale di Discepolo non esiste.

Verificare invece se l'ICP funziona oppure no, sarebbe molto più difficile, ma si potrebbe fare se esistesse una volontà collettiva degli astrologi di provarci.

Il problema è che questa volontà collettiva non c'è.

L'ICP del XX secolo diventa una specie di vessillo, per dire: "Ecco vedete, l'astrologia funziona, durante le due guerre mondiali l'indice era basso".

Mentre per me sarebbe più interessante capire se funziona oppure no, e per farlo non ci si può basare soltanto su un secolo.

Però mi sono accorto che è una cosa che interessa soltanto a me, perché gli astrologi sono in genere occupati in altre faccende.

Astromauh ha detto...

Io credo che Barbault abbia fondamentalmente ragione a proposito dei cicli planetari.

Se all'astrologia si toglie il concetto di ciclo planetario, non rimane più nulla, perché l'astrologia è lo studio dei cicli planetari.

Quindi se non si crede che l'astrologia sia solo aria fritta, bisognerebbe indagare maggiormente in questa direzione.

Non mi pare però che finora ci sia stato qualcuno che l'abbia fatto seriamente.

editor@vendredi-13.com ha detto...

Hello Astromauh
you wrote this but stop your mind in the same moment :
"Si vous supprimez le concept de l'astrologie planétaire cycle, il ne reste rien, parce que l'astrologie est l'étude des cycles planétaires.

Se all'astrologia si toglie il concetto di ciclo planetario, non rimane più nulla, perché l'astrologia è lo studio dei cicli planetari."

YOu ALWAYS forgot ASTROLOGIA is a langage not cycle study. First.
Second cycles studies by compilation of statistics is not study. BECAUSE cycle should have ANALYSYS and interpretation. Without cycle is nothing.
So NOWHERE in this page you published it is POSSIBLE so read a FORCECAST PREVISION BEFOR EVENT about one planetaru cycle. You know it is very easy to compute calendar dates in soft and asks how many times in half milenarium it was cycles between 2 or more planets.

Astromauh ha detto...

Forse non mi sono spiegato bene.

Se all'astrologia si toglie il concetto di ciclo planetario, non rimane più nulla, perché l'astrologia è lo studio dei cicli planetari.

Con questa frase volevo dire che anche lo studio di un oroscopo individuale, è sempre uno studio sui cicli planetari, perché in pratica si tratta di analizzare in che modo il destino individuale di questa persona si inserisce nel ciclo universale dei pianeti.

Non ho capito bene qual è la tua obiezione.

Naturalmente aver stampato l'ICP per 6000 anni, non è un gran merito, si può fare con un qualsiasi software astronomico.

L'importante sarebbe capire se effettivamnete questo indice è correlato alle vicende terrestri, ed in che modo. Perché questo permetterebbe anche di fare delle previsioni sul futuro.

Io questo lavoro non l'ho fatto, e quindi ho anche molto poco da dire sull'argomento.

Ho solo fatto una considerazione, ho notato che anche se ci sono molti astrologi che hanno visto il grafico del XX secolo, credo che ce ne siano pochissimi che abbiano mai visto gli altri grafici.

Forse mi sbaglio, e magari questi grafici sono stati pubblicati da qualche altra parte, però io non ne sono a conoscenza.

Lo so che produrre i grafici non è un lavoro importante o particolarmente difficile, non mi aspetto di ricevere delle medaglie per questo.

La domanda che mi pongo è come mai non ho visto questi grafici in giro, visto che la teoria dello ICP è piuttosto conosciuta.

Se ci sono diversi astrologi che in qualche modo credono a questa teoria, dovrebbero essere interessati anche ai grafici dei secoli passati, ma allora perché non li ho trovati sul web e ho dovuto farmeli da solo?

Può darsi che mi sbaglio, e che questi grafici non li ho trovati perché non ho cercato bene.

Ma ci sono?

Discepolo ha scritto sul suo blog di aver calcolato l'ICP per diversi secoli e di averli donati a André Barbault, ma almeno Barbault questi grafici li ha messi sul suo sito? Oppure li ha pubblicati nei suoi libri?

A me sembra di no, ma se qualcuno è in grado di smentirmi, la cosa non può che farmi piacere.

editor@vendredi-3.com ha detto...

hello Astromauh

With goggle italian i read your answer.

In fact this so called theory of indicial is like nothing. I explain.

Till now, NO ONE astrologer took time to study what is the normal rythm of planets. This so called theory of Planetary indicial concentration, and the one about frequencies of cycles, because in Barbault, like Discepolo discusses they are 2, mean when THEIR indicials are weak something BAD could or will happen.
And Barbault began wrote about indicials at time of the last wolrd war.

First it is necssary, with astronomy calculations search the normal rythm of planetary cycles in the last 5000 years, and evenly see if correlations existed. Fortunately this subject was studied in chapter of alignment and planetaries concentrations. Form -2000 to 2750 it exist ONLY 5 alignments. The next, is my gift for you September 8 year 2040.
Differently than Barbault and Discepolo, WHO NEVER VERIFY FACTS, rule is concentration, or planetaries alignments happen when BARYCENTER of planets are in the same line, In fact this thing will happen only in 132 millards of years, because calculation if PPCM.
So it is only possible to see planetaries concentrations in a very short arc of degree always under 10°. And of course WITH alignment of 3 planets EARTH Included. So you have 2 types concentration with SUN and earth in the same line+ others planets. Concentration only with EARTH+ 2 or more others planets. But each time necessary VERIFY alignment of barycenters. In the Barbault and Discepolo Drama they construct a theory without respect of astronomy.

Now if you have time to read about the man who give to Barbault this indicial theory, please go at this internet url

http://ridoux.fr/spip/spip.php?article24

and some other referencies for your site

GANEAU Claude, « Essai de définition d’une loi du rythme cyclique du temps », L’Astrologue, N° 35, 1976, pp. 141-150 ; « Le grand cycle de la concentration planétaire », L’Astrologue, N° 37, 1977, pp. 34-47 ; « Exploration du mécanisme des planètes lentes », L’Astrologue, N° 40, 1977, pp. 177-192.



[3] Article d’André Barbault, paru dans L’Astrologue, n° 28, 1974, pp. 176-188.



[4] GANEAU Claude, « Essai de définition d’une loi du rythme cyclique du temps », L’Astrologue, N° 35, 1976, p. 141. Article daté du 11 mai 1976.



[5] Suggérons à ce propos une piste de travail : étudier les phases de 72° et 144° dans les cycles planétaires, et leur signification (cf. Charles Harvey). Egalement : quand se produit cette fameuse « étoile » - sans doute très rarement….



[6] GANEAU Claude, « Exploration du mécanisme des planètes lentes », L’Astrologue, n° 40, 1977, p. 177.



[7] Ainsi la position de Jupiter en 1989-1991.



[8] C’est cet indice qui a été baptisé plus haut « IRF » (indice du rapport de forces). Il y a donc lieu de maintenir sa première appellation d’IEC !

Mattia ha detto...

Ciao, leggevo della domanda di Giulia e volevo dire che in realtà Monsieur Barbault nei suoi studi successivi ha parlato dello studio sulla localizzazione degli eventi relativi all'indice ciclico, dove ad esempio il punto di minimo del 2019 riguardava i paesi arabi in particolare Iraq,Iran,Siria,Giordania. La questione araba può essere considerata come il terzo conflitto mondiale, ma esso si concretizza tra i paesi arabi come guerre di supremazia religiosa e non si apre verso l'europa se non indirettamente. A livello mondiale invece la crisi economica cominciata nel 2011 prevede la sua ultima ricaduta verso il 2019-20 (secondo previsioni economiche) e questo si associa al definitivo passaggio dell'economia mondiale dall'occidente all'oriente, sancendo la superiorità di Cina e India.
Riguardo invece all'ultimo post in inglese posso solo dire che non ha a mio avviso ben chiara la base astronomica che giustifica la struttura dell'indice ciclico, e ha mal compreso di che tipo di allineamento si parli. In verità l'elemento principale riguarda la concentrazione dei pianeti:
Quando, dal punto di vista geocentrico, la distribuzione dei pianeti attorno al Sole tende all'uniformità, quest'ultimo "fa meno fatica" a mantenere la sua posizione e direzione durante il suo moto attorno al centro galattico. L'indice presenta un valore di massimo.
Quando invece i pianeti durante la loro rivoluzione si trovano tutti concentrati dalla stessa parte ne deriva che il Sole per poterli "sostenere" è costretto a spostarsi fino a due volte il raggio solare, trovandosi letteralmente "fuori di sè". L'indice presenta un valore di minimo. E' un concetto semplice e non invoca alcuna nozione complessa di astronomia. Nella sua applicazione rigorosa invece richiede una conoscenza più approfondita, ma accessibile a chiunque.
Per ultimo, se qualcuno ha confutato scientificamente lo studio sull'eredità astrale,dove di per sè si utilizza una statistica elementare, sarei curioso di dare un'occhiata allo studio effettuato con relativi dati. Grazie, Mattia

Astromauh ha detto...

I risultati della mia statistica sull'ereditarietà astrale li trovi qui e qui.

Grazie per il tuo intervento.

lunderperzo ha detto...

Non si capisce niente né di quale metodologia sia stata applicata né di quale sia il risultato. L'eredità astrale è stata confermata da studi della facoltà di statistica dell'università di Napoli. Aggiungo che Barbault ha parlato estesamente dell'indice ciclico in relazione ad epoche più lontane come i primi secoli dopo Cristo sino ad oggi. Confrontate le sue opere al riguardo: les astres et l'histoire; défense de l'Astrologie; ma soprattutto l'Astrologie mondial, e il più recente I cicli planetari.

Astromauh ha detto...

L'ereditarietà astrale non è mai stata confermata dalla facoltà di statistica dell'università di Napoli contrariamente a quanto affermato da Discepolo prima e da Barbault dopo. Il professore Luigi D'Ambra è tuttora vivo e lavora sempre al dipartimento di statistica dell'Università di Napoli, per cui se sei interessato potresti chiedere a lui sugli esiti di questa ricerca.