giovedì 22 settembre 2011

Giacomo Leopardi e l'Astrologo

Giacomo Leopardi


Secondo Angelo Fregnani, l'orario di nascita di Giacomo Leopardi non è quello che comunemente si crede.


Giacomo e l'astrologo
di Angelo Fregnani


Mi pare che non ci siano dubbi, perchè come si legge nel documento linkato, il padre di Giacomo Leopardi, Monaldo Leopardi, ha scritto che il figlio era nato tre ore dopo il mezzo di, ossia alle ore 15, che secondo l'uso del tempo venivano indicate come le ore 19, perchè si contavano le ore a partire dal tramonto del giorno precedente.

A quanto pare, Ciro Discepolo è riuscito ad interpretare l'oroscopo di Giacomo Leopardi con l' orario di nascita errato.



Dicendo questo, non voglio certo "criminalizzare" Discepolo, perchè si è fidato di una fonte che non era attendibile.

Però, il fatto che si riesca ad interpretare un tema natale con un orario di nascita sbagliato, altrettanto bene di un tema natale con un orario di nascita corretto, dovrebbe essere motivo di riflessione, specialmente per un astrologo che pretende di aver stabilito che l'orbita da accordare alle cuspidi nelle rivoluzioni solari sia esattamente di due gradi e mezzo (e non di due gradi e non di tre gradi).

Ma tutte queste "certezze" che hanno permesso a Discepolo di stabilire le sue regole, su cosa si basano?

Io credo che alla base di tutto, ci sia l'incapacità di Discepolo di fare delle semplici verifiche.

Da notare inoltre, che nel grafico di Discepolo, Plutone è collocato in Aquario, mentre in realtà era ad 1° 41' del segno dei Pesci.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Cose che capitano, non è una novità. Anni fa ci fu una bellissima interpretazione del tema di Rodolfo Valentino sbagliata di 12 ore, eppure secondo Discepolo tornava tutto a meraviglia! E che dire del tema di Giovanni Paolo II con un'ora inventata a tavolino? Eppure tutto tornava!

Astromauh ha detto...

Beh, come direbbe Woody Allen, basta che funzioni.

Quest'uomo è un genio!

Anonimo ha detto...

hahaha.........ma non sarà che a furia di pillole si è impasticcato????????

Giulia ha detto...

Grazie ragazzi, mi state aiutando a far pulizia nella mia libreria!
Che ne faccio di questi libri?
Li vendo su Amazon o evito per tutelare la cultura astrologica?
Fortuna che non sono l’autore di certi testi e non vado in crisi se devo cestinare il frutto di qualche decina di euro mal spesi.

Astromauh ha detto...

Caspiterina Giulia, stiamo diventando telepatici.

Ho pensato ai libri di Discepolo, proprio in questo momento, prima di riaccendere il PC, dopo un sonnellino.

Mi chiedevo se sarebbe il caso di fare un bel video, in cui brucio i libri di Discepolo mentre mi copro il volto con una padella.

Però credo che qualcuno potrebbe turbarsi, perchè bruciare dei libri è un tabù.

Ma allora che fare?

Non ho amici a cui voglio male, a cui potrei regalare i libri, e nemmeno dei tavoli zoppicanti.

E poi le tavole delle case, e le effemeridi potrei anche salvarle, perchè chissà chi è il vero autore, di certo non Ciro Discepolo, che ci ha messo solo il nome.

.......

Ma il post precedente l'avete letto?

Quando scrivo più di un post nello stesso giorno, temo che la cosa possa passare inosservata.

Anonimo ha detto...

Ragazzi, ragazzi, ma dalle vostre parti non fanno la raccolta differenziata della carta? Ecco che libri inutili possono servire a qualche cosa... ridiventare carta vergine su cui magari qualcuno scriverà qualche cosa di interessante.

mario ha detto...

a parte che, i libri di discepolo, come disse anche un altro tuo lettore dopo qualche sfogliatina si scollano e diventano inutilizzabili ma ora sono piu felice astromauh perche ho recuperato la fiducia che un giorno anche io potrò diventare un bravo astrologo. Poi conosco alcune persone vicine con saturno in 5 casa e non solo hanno figli belli e in salute ma non mi pare che abbiano neanche sofferto per averli, ma il disecpolo dovrebbe almeno specificare in che percentuale quelli con saturno in 5 casa andranno incontro a quelle previsioni che lui pronostica e poi se saturno non è mal messo o la dominante dell'oroscopo è giove o..insomma ogni tema natale è unico o no ragazzi?
ciao mario

Angelo Fregnani ha detto...

Salve a tutti, sono Angelo Fregnani, l’autore della pagina linkata che ha originato questo thread, e non posso che ringraziare per l’interesse e per il link. Ciò premesso vorrei dare il mio piccolo e modestissimo contributo — non m’intendo di astrologia — alla discussione, e precisare due cose:

1— Giustissima l’osservazione di Astromauh: un tema natale storico (e forse, a volte, non solo quello), dovrebbe veramente essere «motivo di riflessione»: noi conosciamo il personaggio, nella fattispecie Leopardi, ed è quasi fatale che questa conoscenza si interponga e si sovrapponga al puro dato “scientifico”, originando una interpretazione (e ciò vale per l’astrologia come per lo studio critico in senso stretto) fatalmente non asettica.

2 — Ciro Discepolo è personaggio discusso e discutibile, ma, per quanto mi riguarda, non posso che ringraziarlo: l’ho contattato per chiedergli notizie di Mario Zoli, che nel 1995 (quindi dopo l’articolo del 1987) aveva ipotizzato anche lui le tre pomeridiane, pur senza le prove e le molteplici testimonianze da me riportate. Ebbene, Ciro Discepolo, senza che io glie lo chiedessi, mi ha prontamente spedito quel vecchio articolo, che pure andava contro la sua ricostruzione. Comportamento che occorre definire deontologicamente e scientificamente corretto.

Sperando di essere stato utile, saluto tutti.

Angelo alias Quixote

Anonimo ha detto...

Il problema non è da sottovalutare perche le persone suggestionabili e che hanno una conoscenza molto superficiale della materia rischiano seriamente di farsi coinvolgere da queste interpretazioni preconfezionate e perdono quell' approccio costruttivo e rispettoso verso questa meravigliosa branca del sapere; suggersico a tutti di leggere altri testi di astrologia magari di liz greene, sasportas e altri bravissimi.
Silvia

Astromauh ha detto...

Vorrei sottolineare che la mia critica a Discepolo, non si basa sull'errore dell'ora di nascita del Leopardi.

Si tratta infatti di un errore che avrei potuto commettere io stesso.

Anzi devo confessare che credevo anch'io che il Leopardi fosse nato alle 19, perchè è questo l'orario di nascita che avevo letto in un libro della fornitissima biblioteca privata di un suo concittadino, che conoscevo diversi anni fa.

La mia critica è rivolta invece all'eccessiva sicurezza che Discepolo ripone nelle sue interpretazioni astrologiche.

Il problema dell'ora di nascita, non riguarda soltanto i personaggi storici, ma anche le persone che vivono nelle nostra epoca.

Mi è capitato spesso di richiedere l'orario di nascita alla stessa persona in tempi successivi e di ricevere ogni volta delle risposte diverse.

Nemmeno con gli estratti di nascita si riesce a risolvere completamente l'incertezza degli orari di nascita.

Si tratta quindi di un problema con cui noi astrologi dobbiamo convivere.

Ma il problema fondamentale è, come mai gli oroscopi sbagliati funzionano lo stesso?

Piuttosto che avventurarsi in territori di frontiera, come sono quelli delle rivoluzioni solari mirate, non sarebbe il caso di serrare le file, e di cercare di verificare ciò che c'è di più sicuro ed autentico nell'astrologia?

Ciro, forse a causa del suo nome, evoca nella mia mente l'immagine di un condottiero, che spingendo troppo avanti il suo esercito, rischia di portarlo al massacro.



@ Angelo ti ringrazio per il tuo interessante articolo e per le precisazioni che hai voluto fornirci.

Avrei una domanda per te, questo "strano" modo di conteggiare le ore, fino a quando è stato in uso, in quali paesi è stato adottato, ed a partire da quando?

Mi rendo conto che si tratti di una domanda a cui è molto difficile rispondere, però tu che hai studiato l'argomento, probabilmente sei in grado di fornirci qualche informazione in più, almeno per grandi linee.

Angelo Fregnani ha detto...

Ciao Astromauh, grazie per il tempo che mi dedichi. A proposito, sarà mia cura fare al più presto, sul mio sito, una pagina di link amici in cui inserire anche il tuo blog.

Su Ciro Discepolo: ho solo precisato che nel mio caso si è comportato da studioso corretto, fornendomi dei dati che andavano contro quello che egli stesso aveva scritto. Quanto alle sue idee e alle vostre critiche, niente da dire: se lo facessi sarei come quel ciabattino che finché parlava di scarpe, tutto bene, ma quando voleva interloquire d’arte, ti lascio immaginare il risultato.

Sull’errore sul Leopardi non mi meraviglio: io ho consultato una ventina fra storie letterarie e biografie, e tutte, dicono alle diciannove, a sera, salvo una, che però non precisa nulla. L’idea mi è venuta leggendo il resoconto della morte del Leopardi (1837) da parte dell’amico Ranieri: «S'era alle ventun'ora, come si diceva allora qui [a Napoli], cioè, alle ore cinque pomeridiane del dì quattordici». Ranieri scriveva questo nel 1880, da cui puoi presumere che nello stato borbonico l’ora d’Italia (agli equinozi dalle attuali 18.30 circa alle 18.30 del giorno dopo, sempre ora solare), era rimasta in vigore almeno nella prima metà del secolo. Essa datava dal Medio Evo: Dante già l’usa. Si chiamava anche ora di Spagna, perché in uso anche in quello stato. La Francia fu forse la prima a liberarsene, in ciò favorita dall’Illuminismo. Dell’Inghilterra non so dirti niente, ma presumo, per le stesse ragioni, che andasse con la Francia.

L’ora di Francia, che informa tuttora i nostri orologi con lancette, venne da noi in uso soprattutto dopo la Rivoluzione Francese e la conquista napoleonica (persino i mesi, anche da noi avevano cambiato nome: Termidoro, Fruttidoro, Ventoso ecc.). Ma se consideri l’estrema frammentazione politica della penisola, la sua diffusione non fu generalizzata né uniforme, ma interessò prima di tutto l’Italia del nord. Nello Stato della Chiesa poi, e nel Mezzogiorno, giunse molto più tardi, o convisse a lungo con l’ora d’Italia. Problema complesso, perché le ore variavano anche in base alla latitudine: l’ora di Trieste non era quella di Torino (molto meno influente la longitudine). Per cui tutti i calcoli aggiustativi delle effemeridi, correggimi pure se sbaglio, non so quanto servano, perché ogni luogo aggiustava empiricamente l’ora per suo conto. Voglio dire, se oggi uno nasce alle 15:00 a Trieste o a Torino, nasce nello stesso momento. Invece a quel tempo due persone sarebbero nate sì tutte e due alle diciassette ore, ma in realtà quello di Torino, oggi 23 settembre, sarebbe nato 27 minuti dopo. Infine causa l’alternarsi delle stagioni e il conseguente mutare dell’ora del tramonto eri sempre dietro a mettere a punto l’orologio (sempre con ora zero mezz’ora dopo il tramonto). Un anno fa avevo consultato i seguenti link ancora attuali, su cui puoi trovare ulteriori notizie:

http://www.cassino2000.com/cdsc/studi/archivio/n20/n20p07.html
http://www.treccani.it/vocabolario/ora2/

Un trucco che funziona al 50%: poiché l’ora di Francia è sempre da 1 a 12 (prima e dopo mezzogiorno), dalle tredici in poi, fino all’Ottocento, non sbagli mai, è sempre ora d’Italia.

Ti saluto, e scusami per la lunga chiacchierata. Non prendere tutto per oro colato perché ho parlato “a braccio”, e non sono un esperto. Ciao.

Angelo

Anonimo ha detto...

Se è per questo su astrologiainlinea lo danno nato nel 1789!!!
http://www.astrologiainlinea.it/Banca_dati_astrologica/dati_personaggi_famosi.asp?ID=845

Astromauh ha detto...

Ciao Angelo, non ho ben capito cosa volevi dire con la frase tra parentesi in questo punto:
Problema complesso, perché le ore variavano anche in base alla latitudine: l’ora di Trieste non era quella di Torino (molto meno influente la longitudine).

Forse volevi scrivere: "della longitudine".

Trieste e Torino sono più o meno alla stessa latitudine, mentre differiscono molto in longitudine.

Per cui nel calcolo delle ore che si faceva un tempo, la differenza maggiore era data dalla longitudine, sebbene come giustamente dici tu, le ore cambiano anche in funzione della latitudine.

Per due città che si trovano sullo stesso meridiano, d'estate il Sole tramonta più tardi nella città a nord, e d'inverno tramonta più tardi nella città più a sud.

Simpatico il trucchetto per capire se si parla d'ora di Francia o di ora d'Italia.

Grazie mille per le tue spiegazioni.

Per quanto riguarda il link che vorresti mettere sul tuo blog, vedi tu. Se dovessi cambiare idea, non ci troverei nulla di strano, considerando il carattere un po' "particolare" del mio blog.

Penso che per ricambiare, le informazioni che ci hai dato sull'orario di nascita del Leopardi, dovrei provare ad interpretare la sua carta del cielo.

Ma in questo momento non ne ho moltissima voglia, magari ne riparliamo.

Maurizio

Angelo Fregnani ha detto...

OK, ho bellamente invertito latitudine e longitudine, e pensare che ci ho… pensato :-(

Per il link vai tranquillo: siti interessanti e siti amici: perché non lo siamo? Quel che mi piace di te è lo spirito critico, ma soprattutto autocritico. Troppo facile limitarsi a criticare gli altri.

E poi credo che certe “parascienze” a volte siano più scientifiche delle scienze “vere”: il compianto Zoli c’era arrivato prima di tutti, di gente che si chiama Binni, Flora, Ghidetti ecc., che ci ritroviamo in tutti i sussidiari scolastici, ma che rimandano, erroneamente, alle sette di sera. Sull’astrologo ho scherzato, ma fino a un certo punto. È lui che ha individuato l’inghippo, non il titolato studioso accademico. Quindi, perché non tenerne conto?

Ciao!

Angelo